Costituzione Italiana
La Nascita della Costituzione Italiana
La Costituzione della Repubblica Italiana, legge fondamentale dello Stato, nacque dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale e del regime fascista. La sua stesura rappresentò un momento cruciale di rifondazione politica e sociale per il Paese, segnando il passaggio dalla monarchia alla repubblica democratica.
Il Contesto Storico e la Scelta Repubblicana
Con la fine del conflitto e la caduta del fascismo, l’Italia si trovò di fronte alla necessità di darsi un nuovo assetto istituzionale. Il 2 giugno 1946, i cittadini italiani, per la prima volta a suffragio universale che includeva anche le donne, furono chiamati a un referendum per scegliere tra monarchia e repubblica. Con circa 12,7 milioni di voti contro 10,7 milioni, l’Italia scelse la forma repubblicana.
L’Assemblea Costituente: I Padri della Costituzione
Contestualmente al referendum, gli italiani elessero i 556 membri dell’Assemblea Costituente, l’organo incaricato di redigere la nuova carta costituzionale. L’Assemblea era composta da esponenti di tutte le forze politiche che avevano partecipato alla Resistenza e alla lotta di liberazione, tra cui i principali partiti erano la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista di Unità Proletaria e il Partito Comunista Italiano. Nonostante le profonde differenze ideologiche, questi partiti trovarono un terreno comune nei valori dell’antifascismo e della democrazia.
La Redazione e l’Entrata in Vigore
I lavori dell’Assemblea iniziarono il 25 giugno 1946. Per rendere più agile il processo di stesura, fu istituita una commissione speciale, la “Commissione dei 75”, presieduta da Meuccio Ruini, con il compito di elaborare un progetto di Costituzione da sottoporre poi all’approvazione dell’intera Assemblea.
Dopo un intenso dibattito e un proficuo lavoro di mediazione, il testo definitivo della Costituzione fu approvato dall’Assemblea Costituente il 22 dicembre 1947 con 453 voti favorevoli e 62 contrari.
Successivamente, la Costituzione fu:
- Promulgata dal Capo Provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, il 27 dicembre 1947.
- Entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
La Costituzione Italiana si caratterizza per essere:
- Votata: perché redatta e approvata da un’assemblea eletta dal popolo.
- Lunga: in quanto non si limita a delineare la struttura dello Stato, ma enuncia anche i diritti e i doveri dei cittadini.
- Rigida: poiché la sua modifica richiede un procedimento parlamentare aggravato, a garanzia della sua stabilità.
I suoi principi fondamentali, sanciti nei primi 12 articoli, includono la democrazia, la sovranità popolare, il lavoro come fondamento della Repubblica, l’uguaglianza dei cittadini e il riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo.